In Italiano la parola “Amore” identifica diversi tipi di affetti, mentre in greco con la parola “Agape” si intende un tipo di amore universale, come una forza che sia in grado di superare ogni sentimento negativo, come l’odio e il rancore.
Tutte le persone con disabilità, ciascuna a suo modo, sono portatrici di tutte le libertà e dei diritti fondamentali dell’uomo. Tra tali diritti ve ne è uno di importanza pari, se non maggiore, agli altri: ovvero il diritto di amare ed essere amati, di stabilire relazioni con gli altri e di intraprendere una vita affettiva.
“…la persona con disabilità ha bisogno di amare e di essere amata, ha bisogno di tenerezza, di vicinanza…dimostrare alla persona con disabilità che la sia ama significa rivelarle che ai nostri occhi ha valore…Possono essere loro stessi ad insegnarci che cos’è l’amore e a vivere una vita non più dominata dalla forza, dalla violenza e dall’aggressività, ma dall’amore e dalla solidarietà…” (Giovanni Paolo II – Simposio Internazionale su “Dignità e diritti della persona con handicap mentale”).
Andrea